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ETERE, e poeticam$. ETRA, e talora anche ETERA.
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ETERE, e poeticam. ETRA, e talora anche ETERA.
Definiz: Sost. masc. Si disse dagli antichi una Sostanza sottilissima e immutabile, diffusa sopra la sfera dell'aria, che poteva accendersi per la confricazione delle sfere superiori, ed essere altresì la materia del fuoco; ed oggi dicesi dai Fisici Un fluido invisibile e imponderabile, supposto per ispiegare i fenomeni della luce e del calore, e che empie i vuoti dei corpi e gl'interstizj dei corpi stessi.
Dal lat. aether ed aethra, e questo dal grec. αἰθήρ ed αἴθρα. –
Esempio: Dant. Conv. 255: Quando suso [Iddio] fermava l'etere, e sospendea le fonti dell'acque.
Esempio: E Dant. Conv. 331: La recente terra, di poco dipartita dal nobile etere, li semi del cognato cielo ritenea.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 127: Ma forse alcuno.... mi potrebbe dire di non avere per inconveniente alcuno il credere, che l'etere celeste sia un liquido tenue e sottile come l'aria, ma più puro e permeabile, per lo quale vadano i pianeti vagando.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 282: Io ammetto al Sig. Liceti il reflesso dell'etere ambiente, ma vi aggiungo il reflesso della Terra che egli nega, e questo assai più potente di quello dell'etere.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 2, 11, 94: Ecco questi moderni che ragionan dell'etere, hannolo messo in campo perchè e' soccorra alla repugnanza, ch'e' tengono aver la natura, al vacuo.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 181: Non più dunque, solidi, come all'antica i cieli.... Tutto dall'imo al sommo v'è, chiamianlo così, un etere sottilissimo e flussibile al par che sottile.
Esempio: E Bart. D. Tens. 67: In luogo d'essa sustituiscono l'etere, cioè quella sottilissima, quella immutabile e incorrottibil sostanza di che è pieno il mondo, dal concavo del supremo cielo qualunque egli sia, fin per tutto dove si aggirano i pianeti.
Esempio: Cap. L. Mofet. 139: Ma sopra tutto infra le parti della discorrente sostanza egli è l'etere, il quale tra per la varietà così grande che divisar non si puote delle sue particelle, e per la sottigliezza grandissima di quelle, e per lo velocissimo e incessante lor movimento, per tutti corpi penetra e discorre.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 30: Non si presume già d'escluderne o 'l fuoco o la luce o l'etere o altre sottilissime sustanze.
Esempio: Marchett. Lucrez. 301: Quindi il mar, quindi l'aere, e l'etra ignifero Restar liquidi.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam. trovasi per Sfera celeste. –
Esempio: Dant. Parad. 22: Sì che il tuo cuor, quantunque può, giocondo S'appresenti alla turba trionfante, Che lieta vien per questo etera tondo.
Esempio: E Dant. Parad. 27: In su vid'io così l'etere adorno Farsi, e fioccar di vapor trionfanti, Che fatto avean con noi quivi soggiorno.
Definiz: § II. E pur figuratam. e poeticam. per Aria. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 247: Io vo' spirare un libero e leggiero Etere puro.
Esempio: Parin. Poes. 170: Già nel polmon capace Urta sè stesso e scende Quest'etere vivace, Che gli egri spirti accende.
Esempio: Fosc. Poes. 179: Dal dì che nozze e tribunali ed are Diero alle umane belve esser pietose Di sè stesse e d'altrui, toglieano i vivi All'etere maligno ed alle fere I miserandi avanzi, che ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 49: Un sasso ch'io lanciai fischia per l'etra.
Esempio: Manz. Poes. 840: Se fuso a lui nell'etere Non tornerà quel mite Lume dator di vite.
Definiz: § III. E per La volta celeste, Il cielo. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 193: Ella (la Poesia) cercava di far cuor di pietra Contro quel can mordace ed arrogante, Che d'iniqui latrati empiva l'etra.
Esempio: Varan. Vis. poet. 5: E fra il Vulturno e l'Austro il vol spiegaro, [i cavalli] Rapido sì, che nel girar le rote Diviso ne stridea l'etere chiaro.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 86: Ma se per l'etere si desta il tuono, Allora tacita resti.
Esempio: Pindem. Poes. 23: Il sol de' primi rai l'etere inonda.
Esempio: Leopard. Poes. 35: Guardando l'etra e la marina e il suolo.
Esempio: E Leopard. Poes. 47: Assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 39: Monterem noi sopra un pallon volante, E i vasti fenderem campi dell'etera?
Definiz: § IV. E per Il luogo ove è la sede dei celesti; Cielo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 3: Quella cetra Con che tu, dopo i gigantei furori, Rendesti grazia al regnator de l'etra.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 390: Sull'etra non regna Rigor, crudeltà.
Definiz: § V. E Term. della Chimica. Liquido volatilissimo, ed è il vero ossido di etilo. –
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 57: Se si supponga [un tubo di vetro] riempito presso che tutto di alcool o di etere, chiuso ermeticamente, e collocato su di un piano orizzontale; la bolla di aria occuperà la parte superiore del tubo.